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Perchè

Non è una guerra personale. È la conseguenza di anni in cui la passione è stata ignorata, la voce dei tifosi messa da parte e il legame con la società si è spezzato.
È delusione, è stanchezza, è il desiderio di tornare a sentirsi parte della Lazio.
 
Sono passati ventuno anni e troppi tifosi non si sentono più rappresentati.
La Lazio è di tutti. Sotto questa gestione è diventata chiusa, distante, autoreferenziale.
 
“Libera la Lazio” nasce da un sentimento comune a tanti: la voglia di tornare ad amare la Lazio anche fuori dal campo, anche nelle sue scelte, nel modo in cui comunica, ascolta, accoglie i suoi tifosi.
 
Questo non è un attacco personale. È una richiesta di cambiamento, di libertà, di partecipazione.
Non si può chiedere amore senza rispetto.

LIBERA LA LAZIO

Tanti tifosi non vanno più allo stadio, non si sentono più parte della Lazio.
 
È la storia di una tifoseria che si è sentita messa da parte.
Di uno stadio che si sta svuotando non per disamore, ma per protesta.
Di chi sta trattando la Lazio come un affare personale senza rispetto per i propri tifosi.
 
Il nostro è un grido d’amore per una squadra che sentiamo sequestrata.
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